Il Pd in pressing sul premier Conte per il Mes. Il M5s non indietreggia: “Nostra posizione non cambia”.
ROMA – Aumenta il pressing del Pd sul premier Conte per accettare il Mes. In un’intervista ai microfoni del Corriere della Sera il segretario del Nazareno, Nicola Zingaretti, ha ricordato che i soldi messi a disposizione da parte dell’Unione Europea sono “utili alla sanità“.
Una posizione confermata dal numero due alla Camera Michele Brodo: “In questi mesi – ha detto riferendosi alla posizione del M5s sul Mes – è cambiato tutto, in Europa sono stati messi in campo strumenti mai visti fino ad ora e rimanere fermi significa solo essere miopi e irresponsabilmente ideologici“.
La replica del M5s: “Non è uno strumento idoneo”
Netto il no da parte del M5s con il suo leader Vito Crimi: “Per noi – ha sottolineato il viceministro dell’Interno citato da La Repubblica – non è uno strumento idoneo e restiamo contrari. Se debito deve essere, allora meglio che avvenga attraverso lo scostamento di bilancio che utilizzando uno strumento che riteniamo non solo inidoneo, ma pericoloso“.
Una posizione che preoccupa (e non poco) il premier Conte chiamato anche in questo caso a trovare una sintesi in vista del prossimo Consiglio Europeo del 17-18 luglio. Con la missione a Bruxelles che potrebbe essere preceduta da un voto in Parlamento.
In Germania incontro tra Merkel e Macron
La discussione sul Mes e Recovery Fund continua anche a livello europeo con un bilaterale tra Angela Merkel ed Emmanuel Macron in Germania. Un vertice in vista del prossimo 17-18 luglio con la cancelliera che ha spiegato nel dettaglio la posizione tedesca.
Una linea che ha portato ad alcune tensioni con Roma. In un’intervista a La Stampa, infatti, Angela Merkel ha chiesto a tutti i Paesi di utilizzare il Mes perché da solo il Recovery Fund non basta. Parole non condivise dal premier Conte che ha risposto con uno stizzito: “Ai conti dell’Italia ci penso io“.